L’incisione su legno nel libro illustrato, fin dai suoi esordii, non ha solo funzione decorativa ma arricchisce il testo di ulteriori significati, a partire dal primo esempio, edito a Roma nel 1467, le Meditationes sive contemplationes vitae Christi.
La xilografia viene utilizzata sia nelle opere devozionali e didattiche, che nelle edizioni dei classici, libri per le biblioteche signorili e erudite che risaltano nel panorama della cultura rinascimentale.
Relegata a tecnica esecutiva meno nobile e considerata di poco impegno creativo, ritorna ad avere estimatori sul volgere dell’ottocento e poi nel secolo a seguire.
Nell’Italia dei movimenti artistici e letterari d’avanguardia molti incisori fanno della xilografia il linguaggio preferito, apprezzandone la semplificazione lineare, la tensione espressiva