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I capolavori di Alberto Burri a Città di Castello

A Città di Castello è possibile ripercorrere la carriera artistica di Alberto Burri attraverso le molte opere custodite nelle due distinte sedi di Palazzo Albizzini e degli Ex Seccatoi del Tabacco, costituite per volontà espressa del Maestro. 

Alberto Burri nasce a Città di Castello nel 1915 e muore a Nizza nel 1995. Laureatosi in medicina nel 1940, non ebbe una specifica formazione artistica e iniziò a praticare la pittura quando, prigioniero di guerra, fu condotto nel campo di concentramento di Hereford in Texas. Il vero esordio artistico è documentato da alcuni rari paesaggi e nature morte realizzati nel 1946, dopo il rientro in Italia, ed esposti l’anno successivo a Roma presso la galleria “La Margherita”. Nel 1948 la stessa galleria ospitò i suoi primi lavori astratti.
La sua ricerca spazia dalla pittura alla scultura avendo come fine l’indagine sulle qualità espressive della materia.

A Palazzo Albizzini è collocata la produzione dell’artista dal 1948 al 1985. La collezione comprende circa 150 opere presentate secondo un ordine cronologico: dai primi Catrami alle Muffe, Sacchi, Legni e Ferri degli anni Cinquanta, alle Plastiche degli anni Sessanta, ai Cretti del decennio successivo, fino ai Cellotex degli anni Settanta-Ottanta e agli ultimi Multiplex. Il complesso degli Ex Seccatoi, inaugurato nel 1990, completa la collezione di Palazzo Albizzini con l’esposizione dei cicli di grande formato realizzati da Burri tra il 1979 e il 1993, la sezione dedicata all’ Opera Grafica del Maestro, aperta nel 2017 e l’Area Multimediale “BURRIDOCUMENTA”, inaugurata nel 2018.