In Umbria, la tecnica della stampa si diffonde già a partire dalla seconda metà del Quattrocento.
Trevi è la quarta città italiana dove viene impiantata una stamperia: una sezione all’interno del Complesso Museale di San Francesco, ricorda l’attività della Società Tipografica nata nel 1470 con la stampa dell’incunabolo La storia del Perdono di Assisi.
Due anni dopo, nel 1472, a Foligno l’Officina Orfini Numeister diede alla luce la prima edizione della Divina Commedia. Dal 2012, è possibile visitare nell’antico palazzo Orfini in piazza della Repubblica il Museo della Stampa presso la sede della tipografia Orfini Numeister.
In Alta Valle del Tevere, l’arte nova o arte miracolosa, come veniva chiamata la stampa nel Rinascimento, fa la sua comparsa a Città di Castello nel 1538, quando su incarico dei Priori cittadini tre stampatori compongono il Liber statutorum Civitatis Castelli, gli Statuti che riportano le leggi, le regole e le gabelle applicate. Questa lunga tradizione è testimoniata dal Centro di documentazione delle Arti grafiche "Grifani-Donati". Fondata nel 1799, è una delle più antiche tipografie d'Italia ancora attive.
A Selci-Lama, nei pressi di San Giustino, il museo ubicato all’interno dello Stabilimento Tipografico “Pliniana” (fondato nel 1913) conserva strumentazioni e macchinari d'epoca, quali: caratteri in piombo in casse, modello francese in lingua Greca, Lituana, Cirillica, segni per la composizione di formule algebriche e chimiche, clichet in zinco sia al tratto che a retino, alcuni dei quali raffiguranti piantine di intere città.