Descrizione
Il “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944” si trova all’interno del palazzo vescovile di Assisi ed è costituito da documenti inediti, foto, riconoscimenti, oggetti, saggi, testimonianze inerenti ai vari personaggi che si spesero in prima persona per salvare gli ebrei arrivati in Assisi negli anni 1943-1944.
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Si parla di Don Aldo Brunacci, uno dei protagonisti dei fatti, del vescovo monsignor Giuseppe Placido Nicolini, vera guida di tutta l'organizzazione clandestina, di padre Rufino Niccacci, frate minore, padre guardiano del convento di S. Damiano, del podestà di Assisi Arnaldo Fortini, degli ordini religiosi femminili, del frate conventuale padre Michele Todde. Ebbe poi un ruolo importante alche il colonnello tedesco Valentin Müller, governatore militare delle truppe tedesche in città. Tutti si prodigarono per salvare la vita a tante persone, destinate altrimenti alla deportazione. Uno spazio importante è dedicato a Luigi e Trento Brizi, i tipografi assisani che stamparono documenti falsi per gli ebrei: nel Museo è esposta la loro autentica macchina tipografica con cassettiere, taglierina e timbri. Il Museo, allestito tutto in doppia lingua – italiano ed inglese - segue un percorso a sezioni e oltre agli scritti, comprende una sala consultazione con un documentario che contiene le interviste ad alcuni protagonisti che raccontano cosa fecero per aiutare i perseguitati oltre ad approfondimenti sul periodo storico e alcune testimonianze dirette degli ebrei salvati. Nel Museo della Memoria c’è anche una sezione che comprende la documentazione relativa a Gino Bartali che in quel periodo trasportò, nella canna della sua bicicletta, documenti falsi tra Assisi e Firenze. A dimostrare la sua grande fede cristiana e la sua riservatezza è ricostruita anche la cappellina ove egli pregava in solitudine. Facendo seguito a questa straordinaria pagina di storia, di accoglienza e fratellanza, la città di Assisi è entrata a far parte di Gariwo, la rete internazionale dei Giardini dei Giusti creata da Gabriele Nissim per attualizzare il concetto di "Giusto" ai nostri giorni e dare merito a chi ancora oggi si spende per il bene altrui. Così, nel 2015, presso il vescovado di Assisi è stato inaugurato il Primo Giardino dei Giusti dell'Umbria.